| L'appellativo "Caniche" deriva dal fatto che questo cane accompagnava nella caccia agli uccelli acquatici, cosa che gli valse il nomignolo di 'cane per chinare la testa' o 'il canichon', da cui è derivato "Caniche". E' anche chiamato 'cane da pecora' per l'aspetto del suo pelo. Secondo Buffon, la sua origine sarebbe africana. Deriverebbe infatti dal Barbet del nord Africa, introdotto dai Mori nella penisola iberica, dove sarebbe stato poi incrociato col cane d'acqua portoghese (cão di água). Da qui avrebbe raggiunto tutta l'Europa, facendo ceppo in Francia. Il F.C.I. riconobbe ufficialmente nel 1936 la Francia come la culla di questa razza. Nello stesso anno viene pubblicato uno standard. Nel 1922 viene istituito a Parigi il club del caniche. Fu dunque cane da caccia per la selvaggina d'acqua, poi divenne, al Grande Secolo, "Cane delle signore", cane da salotto sotto Luigi XV, miniaturizzato sotto Luigi XVI. La sua grande popolarità arriva nel XIX e XX secolo. Si adatta a tutti i generi di vita (caccia, circo, divertimento), il caniche era il cane di società più diffuso del mondo. |
Ma questo successo ha purtroppo causato una produzione intensiva penalizzando la qualità. Durante i secoli, barbet e caniche furono una sola razza. Il « barbet-caniche » è stato sia custode di capre e pecore che cacciatore di selvaggina. Se utilizzato come guardiano per il gregge era lasciato a pelo grezzo, ma per la caccia veniva tosato. A partire dal XVI secolo il destino di barbet e caniche si separa. Alcuni furono incrociati con lo spaniel al fine di addolcire il loro pelo, poi toilettato. |